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Preparazione al prelievo venoso
Per ottenere una maggior accuratezza e la ripetibilità dei risultati, è necessario il rispetto di alcune semplici regole comportamentali. La mancanza o l'inappropiatezza di tali comportamenti può alterare, e anche significativamente, i parametri analitici che si intende indagare.
Vediamo, quindi, come prepararci al meglio:
Digiuno
È sicuramente il parametro fondamentale e imprescindibile, senza il quale non è possibile procedere ad un'analisi accurata dei valori ematochimici. Vi è accordo unanime che il paziente si presenti in laboratorio a digiuno da almeno 8-12 ore.
In questo periodo di tempo, il paziente può solo assumere modiche quantità di acqua.
Evita il consumo di...
Alcolici
Caffeina
A causa delle sue proprietà molecolari, è assorbito rapidamente già al livello dello stomaco e dell'intestino tenue, riversandosi nel torrente ematico e raggiungendo il fegato, alterandone l'attività.
Nonostante l'effetto della caffeina sulla concentrazione delle sostanze presenti nel sangue non è ancora del tutto chiaro, il sospetto d’interazione è molto consistente. Si ricorda che fanno parte della categoria anche il Thé e la Coca-cola.
Fumo
Comporta modificazioni a carico del sistema cardio-circolatorio sia a breve che a lungo termine. Altera i valori di acidi grassi, aldosterone e cortisolo.
Inoltre evita Stress ed Attività fisica
È buona norma evitare di compiere enormi sforzi, sia fisici che mentali, poiché potrebbero alterare il tuo stato fisiologico.
Ricorda... dai al tuo corpo il tempo di recuperare...
Infine...
Vivere l'esperienze con serenità...
Si tratta di una tra le più antiche pratiche mediche (pratica già descritta dai tempi di Ippocrate, nel V secolo a.C.), divenuta fondamentale per la prevenzione e diagnosi di molteplici patologie.
Grazie ad un prelievo venoso
è possibile prevenire alcune patologie, ancor prima del decorso sintomatico.
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